Ashley Jennifer - 2011 - I peccati di Lord Cameron by Ashley Jennifer

autore:Ashley Jennifer [Ashley Jennifer]
La lingua: ita
Format: epub
Google: RTwgmwEACAAJ
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 2012-01-14T23:00:00+00:00

Ainsley non riusciva a credere a ciò che provava: Cameron era dentro di lei, eccitato e imponente, eppure non provava alcun dolore, ma solo la sensazione che quella fosse la cosa giusta da fare. La teneva tra le braccia con gentilezza e allo stesso tempo le comunicava una forza incredibile.

Se sei anni prima avesse immaginato che l'attendeva una simile gioia, non avrebbe aspettato così a lungo. «Se avessi saputo... ti avrei trovato» mormorò. «Ti avrei inseguito per tutta Londra come una sciocca, implorandoti di darmi quello che sto provando adesso.»

«Sei proprio una donna perversa!» commentò Cameron con un sorriso ardente e divertito. «Ti darò tutto quello che vuoi, farò qualsiasi cosa per te. Devi solo chiedermelo.»

Si mosse dentro di lei e Ainsley si abbandonò a quella sensazione luminosa e intensa. «Se venissi a Parigi, lo faresti davvero per me?» Gemette piano, quando lui la incalzò con una spinta improvvisa. «Ogni volta che te lo chiederò?»

«Ma certo. Più e più volte, ogni notte. Conosco il piacere e sono pronto a mostrartene ogni aspetto.»

Ainsley trasse un lungo respiro, mentre lui continuava a premere e incalzare. «Che prospettiva attraente!» commentò con voce rotta.

«Posso fare molto di più, amore.» Le posò la grande mano sulla testa e i loro respiri si mescolarono. «Sei così bella... così mia.»

Cameron sentiva avvicinarsi il momento culminante. Era troppo presto, ma Ainsley lo stringeva con ardore e l'istinto lo spingeva a piantare il suo seme nel profondo di quel corpo desiderabile. Subito.

Cercò di fermarsi, di prendere tempo, ma in realtà non voleva farlo.

«Cameron... Cam... mi sento così bene» sussurrò lei. Poi le parole svanirono e le sue dolci grida di piacere travolsero ogni resistenza.

Cameron ringhiò con selvaggio abbandono, la distese in fretta sul sedile e uscì da lei, ignorando le proteste del proprio corpo. Quindi estrasse un fazzoletto dalla tasca della giacca, se lo avvolse intorno al membro e vi versò il proprio seme.

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